we are universe
e se e’ vero che l’intero universo esiste in uno spazio-tempo, allora ogni movimento nello spazio E’ un movimento nel tempo.
quando prendo un bicchiere e lo muovo dal punto a al punto b del mio tavolo di fatto lo sto muovendo verso qualcosa che non esiste ancora, perche’ il punto in cui lo appoggerò è un punto nel futuro, seppur di pochi secondi.
quando sposto il bicchiere lo sto spostando verso un tavolo che ancora non esiste ma che esisterà tra un secondo. ogni movimento nello spazio e’ un movimento verso una versione di quello spazio nel futuro.
E allora vale anche per noi. noi stessi ad ogni nostro passo siamo qualcosa che ancora non saremo e portiamo una versione del nostro corpo verso un punto nello spazio e nel tempo che ancora non è. in ogni secondo.
ma allora cosa siamo noi? se non siamo “cose” che si muovono nel tempo e nello spazio, allora non esistiamo veramente come entita’ definite.
Il bicchiere che muovo non esiste in fondo. esiste sempre come possibilità che esista ad ogni attimo successivo in un punto diverso dello spazio tempo.
Lo spazio tempo e’ l’esistenza stessa. e tutti noi, il bicchiere, la luce ed ogni oggetto in esso “esistente” non ne e’ che una manifestazione, una possibilita’ che diventa ad ogni attimo coerentemente reale. l’universo è tutto e tutto è universo. Io, tu, l’albero, il sasso, siamo manifestazioni di un tessuto spazio temporale che assume forme diverse e in loro sempre consistenti.
Come lo fa? E perchè? per il sasso non posso parlare ma per quanto mi riguarda, per quanto ci riguarda, questo manifestarsi coerente di noi stessi ha per sede centrale la coscienza.
quando sposto il bicchiere sul tavolo, sposto qualcosa che non esiste più per farlo diventare qualcosa che non esiste ancora in un punto dello spazio tempo che e’ una probabilità. ma sono io a farlo. io.
”L’homme n’est qu’un roseau, le plus faible de la nature. mais c’est un roseau pensant” diceva Pascal.
”cogito ergo sum” diceva cartesio di fronte a chi gia’ allora metteva in dubbio la realtà “oggettiva”, la realtà degli oggetti, delle cose.
Avevano entrambi ragione. E’ il pensiero che tiene insieme le probabilità e le rende reali alla coscienza.
L’universo siamo noi che guardiamo l’universo ed esso si riflette e trova un senso ed un equilibrio nel nostro sguardo.
Nascendo in ogni pensiero, trovando forza di essere sè stesso nelle nostre intenzioni.
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